Le origini del Coaching. Pillole.
Il Coaching si caratterizza per essere una disciplina aperta, che si nutre e si consolida attraverso il contributo e la progressiva contaminazione di diversi insegnamenti: dalla Maieutica di Socrate, alla Psicologia Umanistica di Rogers e Maslow, alla Psicologia Positiva di Martin Seligman e Peterson, solo per citarne alcune.
Prestazione =
potenziale – interferenze
(Performance = potential - interference)
È questa la formula che riassume l’essenza del Coaching: la ritroviamo nel libro “The Inner Game of Tennis” (Il gioco Interiore del Tennis) pubblicato a metà degli anni ’70 da Timothy Gallwey, istruttore di tennis californiano che ha rivoluzionato l’ambiente dell’allenamento sportivo ed è universalmente considerato tra i padri fondatori del Coaching.
“L’avversario che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo dall’altra parte della rete”.
T. Gallewey - The Inner Game of Tennis
P = p - i
In ogni incontro si giocano quindi due partite: una esteriore ed una interiore. Nella prima si sfida l’altro giocatore, la seconda è quella più temibile, in cui si gioca dentro la propria mente, dove gli avversari sono rappresentati da incertezza, dubbi, insicurezze, ansia e dal conseguente calo di motivazione e concentrazione.
Nella visione di Gallwey, la partita si vince quindi prima dentro che fuori di sé: è l’atteggiamento interiore a determinare il risultato, prima ancora degli allenamenti e della capacità fisica.
Il Coach è dunque colui che allena lo sportivo ad affrontare e vincere la partita dentro di sé: quanto più minimizzo le interferenze, quanto più aumenta la mia performance.
Dall’ambito sportivo, la disciplina del Coaching viene quindi esportata ed applicata nel mondo aziendale grazie all’opera di John Whitmore che, a partire dall’essenza del Coaching identificata da Gallwey, elabora il modello GROW (Goal, Reality, Options, Will), ponendo al centro del suo modello l’allenamento del potenziale della persona.
Dall’ambito business, il coaching verrà successivamente applicato anche ad altre sfere, dal mondo della musica, alla formazione scolastica, fino all’ambito di vita personale (Life Coaching).
L’atleta dunque, al pari dell’individuo nei diversi ambiti di vita, dei team e delle organizzazioni, esprime la propria miglior performance adoperandosi per:
ridurre al minimo gli ostacoli e le interferenze interne
prendendo coscienza del potenziale di cui dispone, nutrendolo e valorizzandolo in vista degli obiettivi che intende perseguire.
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