Il Coaching Evolutivo e il Modello CARE®.

I princìpi fondanti del modello di Coaching Evolutivo a cui mi ispiro sono la Relazione Facilitante tra Coach e Coachee e lo sviluppo delle Meta-Potenzialità proprie dell’essere umano che, se adeguatamente allenate, permettono di riconoscere, esprimere e valorizzare pienamente le risorse personali e raggiungere i propri obiettivi di sviluppo.

La Relazione è Facilitante quando riconosci nel Coach piena Accoglienza, Ascolto, Autenticità, Alleanza, una cornice protetta in cui accedere al tuo mondo interiore, abbassando le difese e limitando al massimo le interferenze, uno spazio esclusivo in cui incontrare, esprimere e liberare pienamente il tuo potenziale, in direzione della tua crescita ed evoluzione personale.

Come Coach, ti accolgo quindi in uno spazio/tempo di fiducia incondizionata, dove ti puoi concedere il tempo di ascoltarti, riflettere, sentire, conoscerti, accettarti, chiarirti, comprenderti. Una bolla sicura che non concepisce il giudizio, ma solo il valore, dove potrai avanzare ipotesi, sperimentare, valutare, apprendere, scegliere, decidere, progettare, agire, realizzare, concedendoti il permesso di inciampare, frenare, cambiare idea, riconsiderare.

Un tempo di cura,
per allenare
le 4 Meta-Potenzialità C.A.R.E.®,
in direzione della tua
strada felice.

Consapevolezza.

Del mio mondo interiore e del mondo esterno in cui mi muovo, in un processo che è in costante divenire nell’arco della vita.

Meta-potenzialità per eccellenza, la via maestra.

Autonomia.

Mi riapproprio della mia libertà di scelta, spezzo catene interne ed esterne e mi muovo all’azione secondo bisogni, motivazioni, desideri, valori, significati che sono miei.

Responsabilità.

Rispondo delle mie scelte e delle mie azioni, assumendone le conseguenze. Osservo ciò che accade con uno sguardo aperto, accogliendo anche l’inciampo come occasione di crescita, apprendimento e sviluppo continuo.

Eudaimonia.

Dal greco eu 'buono' e daimon 'genio, demone', quindi la realizzazione del proprio spirito buono. Il concetto di felicità nell’autorealizzazione, divento ciò che sono coltivando i miei talenti di persona inedita, unica e irripetibile.

 

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